I CENTO ANNI DI DINA
Un altra torta con 100 candeline!! Isoverde festeggia Ferrando Secondina meglio conosciuta in paese come la titolare del bar “DINA” . Forse a Isoverde non si sta poi così male, dopo il mitico Erminio che purtroppo ci ha recentemente lasciati, un altra centenaria!! Con cristallina lucidità, persona schiva e riservata, Secondina non ha voluto la festa di paese ma ha preferito festeggiare in famiglia... così, a festa terminata ed in compagnia della pronipote Virginia ( di otto anni e mezzo come precisa lei ) abbiamo fatto visita a nonna Dina e ci siamo fatte raccontare la storia della sua lunga e laboriosa vita Cresciuta dietro il bancone del “Caffè Concordia”, già da bambina aiutava mamma Teresa e seguiva l'adorato papà Gerolamo nel suo lavoro di idraulico portandogli gli attrezzi per la saldatura oppure in Piemonte, raggiunto con “lunghi” viaggi in treno, per l'acquisto dei vini. Nel 1944 andava in sposa al mugnaio del paese, u “Gillu” che in tempo di guerra e sotto i bombardamenti la portava in viaggio di nozze alla Certosa di Pavia. Finiti i festeggiamenti Dina tornava a lavorare al bar di famiglia ma ben presto subiva la visita di soldati tedeschi che le saccheggiavano il bar e la cantina portandole via tutto. Ma da donna forte qual'è si rimboccava le maniche e riprendeva il suo lavoro occupandosi anche e da sola dell'attiguo negozio di ferramenta; dal 1955 e per dieci anni ha inoltre gestito il distributore sulla piazza del paese “ Benzina Aquila”. Così, tra un rifornimento di benzina, un kg di chiodi e qualche bicchiere di bianco si spostava tutto il giorno nelle sue tre attività e la notte per lunghi anni si occupava degli anziani genitori. Il 10 novembre del 1980 chiudeva quel bar dove generazioni di giovani si erano divertite a giocare a carte, calcetto e biliardo combinandone di tutti i colori senza peraltro riuscire a farla spazientire; in ogni occasione Dina ha continuato a preparare con gioia i suoi gelati e caffè. Alla mia domanda se finalmente alla chiusura dell'attività aveva potuto godersi un po' di meritato riposo, Lei mi guarda e dice: “ riposo? Quale riposo? io ho sempre continuato a lavorare aiutando mia figlia nei lavori domestici” . Con una donna così non si può certo parlare di riposo... Ermina Rebora
Ermina Rebora
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© P. A. Croce Verde Isoverde 1910